mercoledì 1 settembre 2010

Pianta la pianta e circondati di verde!

Quale modo migliore di ridurre la propria impronta sul pianeta se non aumentando il suo polmone verde? Sembra una banalità, ma piantare un albero é un gesto non soltanto bello e significativo, ma utile nel grande e nel piccolo.
Un albero assorbe una tonnellata di CO2 durante la sua vita, che é una bella quantità dopotutto. Inoltre la sua ombra é comodissima d'estate perché potete usare di meno climatizzatori et similia consumando meno energia. Ci sono poi alberi utilissimi per la frutta o per le loro proprietà erboristiche, se l'aria é abbastanza pulita.
Non avete spazio per un intero albero? Ci sono miriadi di piante che si possono coltivare, ognuna assorbe la sua buona quantità di CO2. In ogni caso preferite specie autoctone a specie straniere, per preservare la biodiversità del vostro ambiente naturale.
Insomma, prendete pala, paletta o quel che volete e andate a scoprire il mondo delle piante.

domenica 8 agosto 2010

Stacca la spina!

Oramai tutte le nostre case sono piene di elettrodomestici di ogni specie. In particolare di quei comodissimi aggeggi, spesso multimediali che si accendono e si spengono a distanza con un comodo telecomando. Ma sono realmente spenti? Avete notato quella lucina che si accende o cambia colore quando "spegnete" con il telecomando la tv? Bene, se c'é qualcosa di acceso vuol dire che non avete spento del tutto. Sembra una cavolata ma non é così: una postazione televisiva media (tv, decoder digitale terrestre, decoder satellitare, console e lettore dvd) consuma da sola in standby qualche decine di Watt. Usandola 3 ore al giorno vuol dire che buttiamo via all'anno un mezzo centinaio di euro, consumando CO2 e aumentando inutilmente la richiesta di energia.
Come risolvere? Semplice, staccate le spine di ciò che non usate. Oppure attaccatele alle spine con interruttore, in modo da staccare l'alimentazione di un colpo.
Usiamo già tanta, tropa energia. Non buttiamola via senza motivo

mercoledì 19 maggio 2010

Green tip n. 6: il compost

Tutti facciamo rifiuti organici con la cucina. Resti di mangiare, bucce, frutta oramai marcia... Spesso tutto ciò viene buttato nei rifiuti generici, ma c'é un modo migliore di smaltire gli avanzi. Anzi, un paio.
Avete degli animali domestici? O degli animali da cortile? O sapete chi ne ha? Beh, ecco dove piazzare tutto quel cibo avanzato, compatibilmente con le loro diete. Sarebbe meglio, per la loro salute, usare cose meno trattate possibile.
Se non avete animali a portata di mano o per quanto riguarda le cose non commestibili c'é una seconda soluzione: il compostaggio. Fare un compost non é per nulla difficile, teoricamente basta accumulare in un punto i rifiuti organici. Altrimenti i sistemi sono molti, dalle cassette aperte ai contenitori chiusi. Anche le tecniche sono varie. L'unica cosa importante é che il fondo sia a contatto con il terreno, in modo da permettere ai microrganismi che già sono in natura di venire nel vostro compost e avviare la loro azione di decomposizione. Con questo sistema avrete, dopo qualche tempo dall'inizio del compostaggio, concime naturale pronto per le vostre piante e il vostro orto. Anche qui l'avvertenza sulle cose trattate é doverosa. Purtroppo, in particolare per i vegetali, possono essere presenti sostanze chimiche e/o velenose che si disperdono nell'ambiente e vanno nelle vostre piante. Per cui sarebbe ottima cosa per voi e per l'ambiente l'usare prodotti il più possibile biologici, almeno ove possibile.
Presto se avrò tempo posterò qualche consiglio su come fare un buon compost. Su Google si trova comunque parecchio materiale.

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mercoledì 12 maggio 2010

Green tip n.5: Non stai usando l'acqua? Chiudila!

Può sembrare incredibile, ma una grossa fetta dell'acqua che pagate nella bolletta é molto probabile che non l'abbiate assolutamente usata, ma sia finita diretta nello scarico.
Un esempio? Poniamo che per lavarvi i denti ci mettiate un paio di minuti, e che teniate l'acqua aperta per questo tempo. Ogni minuto state buttando via alcuni litri d'acqua. Si può arrivare anche a un 6-7 litri, senza problemi e ponendoci nel migliore dei casi, quindi un 12-14 litri ogni volta. Vorrete lavarvi i denti almeno un paio di volte al giorno. Fanno un 25 litri. Per una settimana sono 175 litri. In una famiglia di 4 persone vuol dire 700 litri buttati via inutilizzati. Non ci credete? Prendete una bottiglia da mezzo litro e provate a misurare in quanto tempo la riempite. Oppure munitevi di bicchieri (in genere tengono 20 cl) e misurate quanti ne riempite in un minuto. Fatevi i dovuti calcoli e ne rimarrete sorpresi. Oltre alla questione morale (la stragrande maggioranza della popolazione mondiale se la sogna la quantità di acqua potabile a nostra disposizione) é pure uno spreco inutile e dispendioso.
Come risolvere? Semplice, con un minimo di buon senso. C'é qualcosa sotto l'acqua? Se non c'é nulla chiudetela. É inutile tenere l'acqua aperta mentre insaponate i piatti o vi spazzolate i denti o mentre vi insaponate sotto la doccia. Dovete tenerla per forza aperta per un qualche motivo? Ad esempio state aspettando che si scaldi l'acqua della doccia? Allora raccoglietela e riusatela, per i fiori ad esempio. I miei nonni hanno sempre riutilizzato l'acqua dell'ammollo dei piatti raccogliendola in secchi per usarla al posto dello sciacquone del water. Il vostro rubinetto gocciola continuamente? Per risolvere, e evitare attacchi psicotici mazza in mano, aggiustatelo prima possibile. Spessissimo é un qualcosa che potete fare anche da soli, come cambiare una piccola guarnizione o stringere una vite.
Sembrano piccolezze, ma vi posso assicurare che il risparmio é notevole. Provare per credere!

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martedì 27 aprile 2010

Green tips n.4: Lo smaltimento dell'elettronica

Quanti cellulari avete cambiato nella vostra vita? Quanti aggeggi elettronici vi si sono rotti e/o avete cambiato? La nostra vita è piena di elettronica ormai, è difficile pensare di stare a meno di 3 metri per più di un'ora da un qualsiasi componente elettronico. Il problema è che tutto ciò che è elettronico è un potenziale rifiuto altamente inquinante. Dentro a qualsiasi circuito vi sono innumerevoli metalli pesanti e sostanze inquinanti, il cui smaltimento è tutt'altro che semplice. E a volte non è neanche smaltito secondo gli standard di sicurezza e ecologici, spesso si trovano in rete le fotografie di come si smaltiscono i rifiuti elettronici nei paesi emergenti.
Quando dovete buttare via il vecchio cellulare rotto o la vecchia televisione informatevi al vostro comune o all'isola ecologica più vicina per sapere modalità e giorni per il ritiro di questo tipo di rifiuti. A volte anche i negozi stessi ritirano oggetti dismessi, proprio nell'ottica di facilitarne lo smaltimento nel giusto modo.

martedì 20 aprile 2010

Green tips n.3: Riciclate la pubblicità

Chiunque oramai a questo mondo riceve decine lettere di pubblicità nella propria casella di posta. Chi ti vuole vendere la macchina, chi ti propone le ultime offerte al supermercato, chi ti propone il prestito. Nella stragrande maggioranza dei casi questa mole di carta rimane per qualche tempo abbandonata sul mobile vicino alla porta o al telefono, dopo di che viene gettata inesorabilmente. Quanta carta sprecata! Beh, si può evitare di sprecarne la maggior parte ricordandosi di riciclarla. Informatevi se il vostro comune fa il riciclo della carta, se ci sono bidoni appositi e/o giorni precisi di raccolta. Se andate nel vostro ufficio comunale o al punto di raccolta dell'immondizia (a volte la chiamano "isola ecologica") vi possono dare tutte le informazioni del caso.
Spesso la carta che voi buttereste si può pure riutilizzare in modi differenti. Ad esempio, quei grandi fogli di offerte dei supermercati potete utilizzarli per impacchettare roba da trasportare.
Si tagliano già tanti alberi per fare la carta, cerchiamo almeno di riutilizzarla :)

Green Tips n.2: Il Termostato

Una delle migliori invenzioni dell'uomo per migliorare il proprio comfort è stato il riscaldamento e (anche se secondo me in misura minore) il raffreddamento degli ambienti chiusi in cui sta. Ci permette di sentire meno il freddo nei mesi invernali e il caldo nei mesi estivi. Purtroppo spesso è però anche molto male utilizzato. A chi non è mai capitato di entrare in locali, ospedali in primis, dove si muore dal caldo in maglietta a Gennaio come a Maggio e ad Agosto.
Un ottimo metodo per consumare meno e, di conseguenza, inquinare di meno è installare un termostato collegato al vostro sistema di climatizzazione (calderina, riscaldamento o condizionatore), in caso abitiate in un condominio almeno nelle situazioni in cui esso non sia centralizzato. Sostanzialmente è un piccolo apparecchio che misura la temperatura e accende e spegne il sistema a cui è collegato per mantenere quella impostata dall'utente. Ce ne sono di molti tipi, dai digitali con mille funzioni ai semplici analogici con la classica rotellina di regolazione.
Già così non sarete costretti a tenere acceso il sistema tutto il tempo o ad preoccuparvi voi della cosa, il che implica un notevole risparmio. Il problema è che anche questo strumento è male utilizzato, regolandolo su temperature inutilmente troppo alte o troppo basse. Fatevi una domanda: è proprio necessario che in inverno giriate in maglietta e pantaloncini in casa con un temperatura degna di un caldo giugno? Oppure, viceversa, è proprio necessario sentire quel brivido freddo lungo la schiena in Agosto? A parte gli effetti collaterali sulla salute (è risaputo che gli sbalzi di temperatura favoriscono i malanni come raffreddori o influenze), sono soldi, energia e inquinanti buttati al vento inutilmente. Nei periodi più caldi una temperatura di 25 °C e nei più freddi di 20 vanno già bene. Ogni grado in più o in meno implica una variazione dal 3 al 5% del consumo di energia. E se avete un po' più freddo del normale potete anche ritirare fuori quel vecchio maglione della nonna :)


Green tip n.1: le luci.

Prima puntata dei Green Tips, iniziamo da ciò che usiamo di più: la luce. Sembra banale, ma tutti noi tutti i giorni accendiamo per molto tempo lampadine e lucette varie. Un buon modo per risparmiare e consumare meno é sostiture tutte le vecchie lampadine ad incandescenza con lampadine fluorescenti, quelle che tutti noi chiamiamo "lampadine a risparmio energetico". Un recente decreto legge (ogni tanto, anche se raramente, lo staff dello psiconano fa qualcosa di giusto, o meglio segue quel che di giusto fa l'Unione Europea) ha deciso la fine delle lampadine a incandescenza anche sotto i 100 watt nel 2011. Dopo tale data si andrà a esaurimento. Vi posso assicurare però che vale la pena di anticipare i tempi e iniziare sin da ora.
Le lampadine CFL (acronimo di Compact Fluorescence Light) infatti offrono un risparmio non indifferente. Innanzitutto offrono la stessa luce di una lampadina vecchia con un consumo energetico di molto inferiore. Con 15-20 watt si ottiene una luce pari ad una lampadina da salotto, in genere sui 60 W. Inoltre hanno una vita decisamente maggiore, dandovi la possibilità di comprarne meno frequentemente. Infine questo tipo di lampadine produce 2000 volte il loro peso di gas serra in meno.
Non sapete come iniziare? Ecco alcuni consigli utili


  • Cambiate innanzitutto le lampadine che usate più spesso, ad esempio quelle della cucina, della sala.


  • Controllate che l'attacco sia giusto, sono gli stessi del lampadine tradizionali.


  • Controllate che il vostro lampadario o plafoniera o quel che é sia compatibile con le lampadine di questo tipo. Comunque sono casi abbastanza rari, e di solito si tratta di lampadari molto vecchi. Se state comprando un nuovo dispositivo di illuminazione dateci un'occhiata o chiedete al commesso.


  • Cercate possibilmente lampadine certificate da organizzazioni esterne, come ad esempio la Energy Star statunitense.


  • Scegliete una temperatura di colore che più vi aggrada o più consona all'utilizzo che ne farete. Un valore più basso, spesso intorno ai 2700 K, é indice di luce più calda e più tendente al giallo, viceversa un valore più alto, solitamente sui 5000 K, indica una luce più fredda e tendente al blu.


  • Se la vostra lampada é a luce regolabile controllate di prendere lampadine compatibili.


  • Occhio quando usate lampade con fotocellule, controllate che siano compatibili con le lampadine di questi tipo.


  • Solitamente le lampadine a risparmio energetico hanno un certo tempo di riscaldamento, ossia il tempo in cui danno la massima luminosità, se non badate all'economicità cercate quelle con tempo inferiore. Di solito comunque raggiungono un'intensità vicina al massimo, o almeno sufficiente in una manciata di secondi.


Alcuni possono obiettare che lo smaltimento non sia tanto verde, la loro vita é però talmente lunga da bilanciare questo problema. Inoltre in alcuni negozi ci sono contenitori per il riciclo.
E per chi usa le lampadine alogene? Girando per l'Esselunga di La Spezia ho scoperto l'esistenza di lampadine alogene a basso consumo, ma non ho informazioni su di esse, né le ho mai provate.
Cosa ci riserva il futuro? Secondo me il futuro dell'illuminazione é il LED, già usato in molte applicazioni, come torcie, fari di posizione e freno, lampioni. Offrono luminosità decisamente elevate con un consumo infimo e una vita media non infinita ma quasi. L'unica pecca per ora é il costo elevato, che sta comunque scendendo. Ci sono in giro anche molti progetti DIY di conversione.
Alla prossima!

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Arrivano i Green Tips!!

Cosa sono i Green Tips? Semplici consigli per una vita più ecosostenibile e con un minor impatto sul nostro amato ambiente. Piccole idee che possono essere utili a tutti per vivere meglio (e magari risparmiare anche qualche soldino).
L'idea è nata sul mio blog in un articolo dove spiegavo l'idea. A questo sono seguiti 3 suggerimenti, ma ben presto mi sono reso conto che le cose da dire erano tante e avrei rischiato di annegarle nel mio già vario blog. È iniziata quindi la ricerca di un dominio appropriato e, soprattutto libero, in cui la produzione di articoli, lo ammetto si è fermata. Ma ecco che ritornano a pieno ritmo :)
Stay Tuned gente!

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